Per chi, come me, ha dovuto combattere per affermarne il diritto e poi il senso, la comunicazione legale per gli studi non è una conquista da dare per scontata.
Nell’arco della mia carriera siamo passati al divieto di grassetto sulle pagine gialle all’uso sconsiderato dei social network, un bel salto.
È arrivato finalmente il momento di dimenticare la domanda se l’attività strutturata di comunicazione per lo studio legale sia o meno utile e di concentrarsi su altro, di molto più importante.
È ora di chiedersi come farla, di quanto tempo dedicare, di quali risorse impiegare e di interrogarsi sugli obiettivi che ogni studio intende perseguire e delle diverse strategie e stili di comunicazione e differenziare gli approcci a questo strumento e comprendere infine se funziona misurandone i risultati.
Finalmente possiamo discutere di marketing e della comunicazione come leva di marketing.
Può sembrare una semplice puntualizzazione teorica ma non lo è.
Chiamare le cose con il loro nome è il primo passo per farle funzionare.
Il marketing dei servizi legali è essenzialmente reputazionale.
Si fa marketing per migliorare la reputazione percepita dello studio.
Così la fiducia che i clienti soddisfatti hanno accordato allo studio (o all’avvocato), si trasferisce ad altri che la accorderanno perché la percepiscono.
La prima variabile è quindi la soddisfazione dei clienti. Questa si raggiunge solo gestendo la qualità -soprattutto quella percepita- del servizio erogato.
Le prestazioni dell’avvocato, le questioni sulle quali lavora, soprattutto quelle di tipo giudiziale sono estremamente delicate e complesse. Il loro svolgimento non è sempre standardizzabile, se non per il metodo, l’approccio e talvolta la confezione.
Questa è la parte su cui ogni studio deve intervenire: la standardizzazione del metodo, dell’approccio e della confezione del lavoro allo scopo di migliorare la qualità percepita.
È il primo passo per avviare un progetto di comunicazione che comincia col rivolgere ai propri clienti attuali un messaggio molto forte:
Conosco il mio lavoro, ne controllo tutte le fasi con cura e sono trasparente nel riferirti i risultati.
La comunicazione efficace è lo strumento con il quale la qualità del lavoro di un avvocato viene percepita sia dal cliente attuale che dal prospect.
di Paola Parigi