a cura di Elisa Moro, Junior Project Manager di Paris & Bold
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Questo risultato porta a chiedersi quali siano le caratteristiche ideali che il consulente di marketing dovrebbe avere per far sì che uno studio legale decida di affidargli l’incarico.
Il consulente ‘generalista’ di marketing, come tutti i professionisti, non è un trasformista.
Gli studi legali hanno logiche ed esigenze oggettivamente diverse rispetto a quelle, ad esempio, aziendali.
Mettere sullo stesso piano realtà intrinsecamente diverse per tradizione e mission rischia di compromettere le scelte strategiche. Il marketing per lo studio legale deve essere ‘be spoke’.
La specializzazione consente di escludere l’improvvisazione e i conseguenti errori di traiettoria.
Meglio ancora se nella sua vita passata il consulente ha esercitato la professione forense. Operare in un ambito che si conosce dall’interno, oltre a favorire la comunicazione per concordanza sui termini, consente l’instaurazione di un rapporto di maggiore fiducia di base.
Per un avvocato il linguaggio non è un aspetto secondario; scegliere le parole della comunicazione non è un mero esercizio di stile ma risponde ad esigenze qualitative.
Inoltre, le questioni deontologiche possono essere difficilmente comprensibili ad un estraneo del settore. Conoscere le dinamiche di studio e quelle relazionali forensi è un aspetto importante da non sottovalutare.
Questa caratteristica probabilmente è comune a tutti i buoni consulenti: comprendere i bisogni e le esigenze del cliente-avvocato aiuta a pianificare una strategia condivisa.
I piani strategici imposti unilateralmente agli studi legali hanno vita breve. Uno studio legale si compone infatti di persone che in esso trasferiscono la propria visione, i propri valori e la propria personalità. Il consulente di marketing legale deve quindi essere consapevole di questo e proporre soluzioni specifiche.
Un avvocato non vende prodotti commerciali ma offre servizi professionali altamente fiduciari alla cui base si colloca un rapporto intuitu personae.
Un consulente non può certo essere onnipresente ma deve essere in grado di definire le priorità.
Ci sono situazioni che richiedono un intervento tempestivo e il consulente deve essere in grado di farvi fronte.
Per questo è necessario che il consulente di marketing legale si avvalga di professionalità collaterali quali quelle di grafica e di IT per fare da tramite, in un certo senso “tradurre” le esigenze dell’avvocato a chi quelle esigenze le trasforma in attività professionali e interventi materiali sul campo.
Il consulente di marketing legale che dovreste scegliere è quello che più si avvicina al vostro modo di essere e di pensare. Una donna, un uomo, una persona giovane, una persona con molti anni di esperienza alle spalle, un consulente della vostra zona o uno che lavora in smart working.
Non c’è una regola precisa al riguardo.
L’incarico che date al consulente è un incarico fiduciario e la fiducia, come in tutte le relazioni, è alla base del rapporto, potenzialmente anche duraturo, che instaurerete con lei/lui.