Uno dei più ambiziosi obiettivi di chi si occupa di comunicazione e web per gli avvocati è quello di dare ai clienti i giusti consigli per migliorare la propria visibilità su internet.
Con l’avvento massiccio degli strumenti di intelligenza artificiale cambiano l’approccio e le modalità tecniche alla comunicazione dello studio.
Gli avvocati non hanno sempre ben chiaro perché è necessario dotare il loro studio di un sito, ma dovrebbero.
La ragione è che possono utilizzarlo come piattaforma di broadcasting, come se lo studio legale fosse anche una casa editrice che diffonde e promuove contenuti di qualità che riguardano gli avvocati o la squadra.
Un sito ben fatto risponde ad alcuni requisiti fondamentali:
Se alcuni di questi requisiti sono sostanzialmente tecnici, la qualità e la frequenza dei contenuti invece dipendono direttamente dall’impegno che lo studio riesce a destinare alla gestione del sito e, più in generale, alla sua comunicazione web.
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La qualità dei contenuti ha molto a che fare, oltre che con l’interesse suscitato dall’argomento, anche con la qualità della scrittura adottata. Il successo varia se il tema riguarda problemi diffusi tra i clienti attuali e potenziali o novità di cui non si è molto parlato o, viceversa topic molto dibattuti (trending), sui quali lo studio possa esprimere una opinione originale.
In estrema sintesi i contenuti di valore del sito dello studio legale:
Queste caratteristiche dei contenuti condivisi dagli avvocati sul sito hanno anche il vantaggio di essere utili alla sua indicizzazione per i motori di ricerca.
Infatti i contenuti chiari, ben scritti e centrati su temi attuali e interessanti, anche se di nicchia, piacciono parecchio agli algoritmi che i motori di ricerca usano per assegnare posizioni ai siti nelle proprie graduatorie (ranking).
Grazie alla qualità dei contenuti, il sito viene favorito e cliccato e si crea un effetto volano che alimenta il suo indice SEO; l’acronimo significa Search Engine Optimizatio (ottimizzazione per i motori di ricerca), l’insieme delle caratteristiche, tecniche e di contenuto, che i motori di ricerca – e ora anche i bot di intelligenza artificiale – utilizzano per stilare la loro classifica dei siti.
Più il sito è di buona qualità, meglio i suoi contenuti compaiono nei risultati delle ricerche su internet.
Maggiore è il numero dei click,
più il sito salirà nella classifica e verrà mostrato ad altri.
Il compito di chi affianca lo studio legale nella propria comunicazione riguarda quindi anche la creazione di piani editoriali (cosa scrivere, quando e come), la ricerca e la proposta di contenuti interessati, la preparazione di bozze o la riscrittura (editing) di testi in linguaggio piano e ottimizzato. L’aspetto linguistico dei contenuti è cruciale per tutte queste ragioni.
Il lavoro di comunicazione per uno studio legale si concentra sempre più spesso nella traduzione di concetti, ragionamenti e opinioni su temi giuridici dal legalese al linguaggio piano e ottimizzato per essere letto dagli algoritmi e da parte di un pubblico ampio.
Sia i lettori che gli algoritmi infatti preferiscono capire un testo senza doversi lambiccare il cervello o rischiare di non coglierne l’essenza nel lasso – assai breve – di tempo che dedicano alla lettura su internet.
Un sito ben indicizzato uscirà tra i primi risultati delle ricerche che i potenziali clienti affideranno ai motori di ricerca come Google, Bing o al Chat-bot preferito.
I Chat-bot utilizzano l’intelligenza artificiale per le ricerche su internet e scelgono i siti da cui attingere informazioni e contenuti sulla base di algoritmi di classificazione e di ranking sempre più sofisticati. Inoltre apprendono e migliorano le proprie capacità imparando dal lavoro svolto in precedenza che memorizzano e classificano.
Google, ad esempio, utilizza il suo algoritmo di PageRank per classificare i siti web in base alla loro autorità e rilevanza. Altri motori di ricerca utilizzano tecniche simili come l’analisi semantica e l’elaborazione del linguaggio naturale per comprendere il significato della stringa di ricerca (query), e dei contenuti del sito.
Questi strumenti usano tecniche di apprendimento automatico, così migliorano la loro capacità di comprensione del linguaggio umano e forniscono risultati precisi e articolati, a loro volta, in un linguaggio naturale.
Il Chat-bot (o bot conversazionale), aiuta nella ricerca su internet, nella predisposizione dello schema di testo, facilita il reperimento di informazioni e la stesura degli elaborati.
È una specie di assistente virtuale che interagisce con chi lo usa come se partecipasse a una normale conversazione, risponde in tempi rapidissimi alle domande e compie azioni su richiesta.
I Chat-bot sono progettati per utilizzare diverse tecniche di intelligenza artificiale che migliorano la loro capacità di interazione e di risposta come:
Grazie a questi software molto sofisticati di intelligenza artificiale, la comunicazione dell’avvocato può migliorare in qualità e certamente può aumentare l’efficienza e la produttività di chi deve scrivere testi originali.
Ne riparleremo molto presto!